Il Salone Bolognini è uno dei luoghi per eventi culturali più importanti della città, dove sono intervenuti Papi e Presidenti della Repubblica. La sua costruzione risale al 1496.

Nei secoli la patina del tempo ha operato i suoi effetti a cui si sono aggiunti i danni causati dall’uso di impianti con un forte impatto estetico e con ripercussioni sulla conservazione del monumento: l’impianto di riscaldamento utilizzava macchine UTA collocate sopra le teche nel ballatoio ed il riflusso verso l’alto dell’aria calda ha “bruciato” le decorazioni del cassettonato che mostrava esfoliazioni diffuse e screpolature.

La realizzazione del nuovo impianto di riscaldamento ha introdotto un circuito di richiamo dell’aria calda verso il basso, in modo da trattenere il calore nella parte bassa del volume impedendo che questo, salendo verso l’alto, danneggiasse il soffitto.

È stato realizzato inoltre un nuovo impianto illuminotecnico ed un nuovo impianto di videoproiezione e videoregistrazione per il collegamento in videoconferenza con altri centri per convegni e didattica.

L’intervento ha comportato, oltre al restauro dell’apparato decorativo interno alla Sala e delle facciate esterne, la revisione e il consolidamento dell’ancoraggio del soffitto alle capriate del tetto, la revisione del manto di copertura e la rimozione dei detriti e dello strato isolante in lana di roccia nel sottotetto.

L’organizzazione del cantiere, per poter rispettare la tempistica condizionata dalle attività svolte nella Sala, ha limitato gli interventi al periodo estivo in cui vengono di consuetudine sospesi gli eventi che impegnano il luogo.

Il ponteggio esteso all’intera sala ha avuto il vantaggio di rendere da subito accessibili tutte le superfici, consentendo lo svolgimento simultaneo delle operazioni di restauro.