Ingegneria Architettura Consulenza



Ing Aldo Barbieri
Studio Enarco srl
via del rondone,1
40122 Bologna, Italy
enarco@enarco.it
tel  +39 051 552892
fax +39 051 6494332
piva 02205471200

 

La pensilina ripara i visitatori in uscita ed in entrata nell’aerostazione. Il suo andamento è caratterizzato dal susseguirsi di archi, quasi a riprendere i caratteristici portici della città.

Presenta una struttura reticolare in acciaio sostenuta da pilastri anch’essi in acciaio ed è costruita in aderenza all’aerostazione già esistente. Il rivestimento è realizzato in doghe di alluminio verniciate, in bianco all’intradosso delle volte ed in rosso esternamente.

Le volte presentano dei lucernai a nastro per diffondere la luce naturale anche sotto gli spazi riparati. All’estradosso della pensilina è stato installato un grande impianto a pannelli fotovoltaici, tra i primi di queste dimensioni ad essere realizzati a Bologna.

Dello stesso intervento fa parte anche la decorazione dell’esistente edificio dell’aerostazione realizzato mediante lamelle che occultano alla vista dei viaggiatori che raggiungono l’aeroporto gli impianti collocati sulla copertura del terminal.

I frangivista e la pensilina hanno il medesimo colore e contribuiscono a dare un senso di continuità ed uniformità all’edificio.


Aeroporto G. Marconi Spa

Nuova pensilina e lamelle frangivista dell’Aerostazione Passeggeri

  • Intervento: nuova pensilina coperta e lamelle frangivista nel terminal A dell’aeroporto G. Marconi (BO)
  • Luogo: Bologna
  • Committente: SAB s.p.a.
  • Progetto architettonico: Arch. Kazuhide Takahama
  • Progetto esecutivo e ingegnerizzazione del progetto:
  • ing. Aldo Barbieri
  • Progetto strutturale:
  • Ing. Aldo Barbieri, Ing. Saverio Simonazzi
  • Direzione lavori: ing. Aldo Barbieri
  • Coordinamento sicurezza in fase di progettazione:
  • Ing. Aldo Barbieri
  • Anno di esecuzione: 2000
  • Costo dell’intervento: 1.900.000.000 £
  • Impresa esecutrice: OXYTAL GROUP
  • Dati dimensionali dell’intervento: 2550 mq
  • Nome del fotografo: Paolo Cola